PROGETTO AIDS
Il Sud Africa è , tra gli stati africani, uno dei più colpiti dall’infezione HIV, virus dell’AIDS. Secondo il Ministero della Sanità più di sei milioni di persone sono sieropositive, mille persone al giorno sono contagiate dal virus e mille muoiono a causa della malattia stessa. Una donna su quattro è sieropositiva, quelle incinta sono la percentuale maggiore. Seicentosessantamila bambini sono orfani a causa dell’AIDS. Il numero è destinato ad aumentare. Si prevede che nel 2010 potrebbero arrivare a due milioni e mezzo. Cinquantamila bambini ammalati avrebbero bisogno dei farmaci antiretrovirali, necessari per curare la malattia, ma solo diecimila vi possono accedere nonostante che il prezzo sia stato ridotto. Le aspettative di vita si sono abbassate da 62 anni a 48. Il 71% delle morti avviene fra i 15 e i 49 anni. Nel 2004 il Governo ha vinto una dura battaglia legale con le multinazionali che hanno il brevetto degli antiretrovirali (Glaxo Smith Kline e Boehringer Ingelheim), ha potuto comprare i generici e cominciare a somministrarli, gratuitamente, alle persone con infezione da HIV . Nel 2006 i sieropositivi che hanno ricevuto il trattamento sono stati 282836 in 355 strutture pubbliche. L’obiettivo del Governo è quello di arrivare a curare un milione di persone all’anno entro il 2011. Il programma governativo prevede anche la formazione di operatori sanitari sia per gli ambulatori pubblici sia per l’assistenza domiciliare: Questo obiettivo, purtroppo, come denunciano Medici senza Frontiere, non è stato ancora raggiunto sia per quanto riguarda il numero sia per quanto riguarda la formazione. A causa della lentezza e della poca efficienza della burocrazia molti malati e orfani di genitori vittime dell’AIDS rimangono senza cura, come si legge in una nota dei Vescovi Sudafricani. Per questo, la Chiesa Cattolica insieme alle altre Chiese Cristiane, Medici Senza Frontiere e varie ONG si sono attivati, negli anni, per l’assistenza alle persone ammalate e la prevenzione contro l’AIDS. Significativa l’iniziativa di N.Mandela rivolta ad unificare gli sforzi di organizzazioni e soggetti diversi per curare i malati. Si chiama “ 46664 “ dal numero di matricola dello stesso Mandela quando era in carcere.
Anche le Missionarie Laiche della Comunità di Gesù da anni hanno cominciato a collaborare con tutte le componenti, religiose e laiche, del Vicariato di cui fa parte la Location di Oukasie, per portare avanti progetti finalizzati ala prevenzione e alla cura degli orfani sieropositivi e non. Maetsane, inoltre, vive un ministero di accompagnamento che la fa vicina alle sorelle e ai fratelli malati di Aids della Location, sia a casa, sia all’ospedale.
I PROGETTI SONO:
– Centro diurno con mensa dove i bambini possono mangiare un pasto giornaliero e portare a casa vitto per la cena.
– Un Asilo con Ambulatorio che controlla lo stato di salute dei bambini ed interviene con le cure necessarie.
– Un Orfanotrofio che accoglie i bambini che non possono essere affidati o accolti da nessuno.Nonostante che la cultura africana non lasci mai solo un proprio “figlio”perché la Grande Famiglia Allargata è sempre pronta all’accoglienza, l’AIDS ha avuto il terribile potere di scardinare alle radici una cultura profondamente umana e umanizzante.L’Orfanotrofio sorge vicino a Pretoria Nord, in località Kgabalatsane.Accoglie bambini sieropositivi inviati dalle assistenti sociali quando, alla morte della mamma, non è possibile il loro inserimento nel contesto familiare rimanente. Il nome dell’Orfanotrofio è “ Regina della Speranza”.Un invito a vedere nei piccoli ospiti semi di speranza per la loro vita futura e per tutto il Sud Africa. Il desiderio dei Padri Stimmatini, che ne hanno promosso l’apertura, è il passaggio da orfanotrofio a casa famiglia. Qui, ogni mamma, dovrebbe prendersi cura di tre, quattro bambini per ricreare quel tessuto familiare indispensabile per una crescita serena e armonios dei bambini..
– Gruppo “Education for Life” per la prevenzione AIDS e la formazione dei giovani.